La sostenibilità è un concetto che si compone di diverse dimensioni intrinsecamente connesse: la componente ambientale, quella sociale, quella economica, quella culturale. Sono proprio le sfaccettature di questo prisma a rendere innovativo questo concetto, superando così la storica antinomia tra sostenitori della protezione ambientale e sostenitori dello sviluppo economico inteso unicamente come crescita quantitativa.
Lo sviluppo sostenibile è una proposta per l'economia che presuppone uno stile di vita in grado di soddisfare i nostri bisogni senza depredare il presente, offrendo speranza alle generazioni future. A più riprese, durante Expo Milano 2015, è stato fatto notare che la sicurezza alimentare dipende sia dalla protezione dell’ambiente e dall’adattamento ai cambiamenti climatici, sia da uno sviluppo economico rispettoso delle persone, del territorio e delle tradizioni, sia dalle innovazioni che consentono l’apertura di nuove opportunità per i produttori. Da ogni dimensione la si osservi, dunque, la sostenibilità sociale e ambientale è un requisito per assicurare il nutrimento oggi e domani, per tutti.
Inquinamento, deforestazione, desertificazione e cambiamenti climatici
L’inquinamento, la deforestazione, la desertificazione e i cambiamenti climatici sono minacce concrete per l’alimentazione dell’umanità, nel futuro. Il modello di sviluppo globale ha reso lo sfruttamento intensivo delle risorse così rapido e illimitato che per reazione molti equilibri ecologici sono saltati. L’agricoltura intensiva è responsabile di una fetta ragguardevole delle emissioni mondiali di CO2. La riduzione della fertilità dei terreni, l’avanzata dei deserti, la drastica riduzione delle popolazioni di pesci sia negli oceani che nei fiumi, il cambiamento climatico pongono l’umanità di fronte a dilemmi complicatissimi. Attualmente le zone verdi stanno sparendo con un ritmo di circa 13 milioni di ettari l’anno. In quarant’anni le specie marine si sono ridotte del 39%, quelle più commercializzate (come tonno e merluzzi) del 74%. Sempre più scienziati sono persuasi dei rischi derivanti dal caos climatico. Tutti questi problemi s’accatastano sul futuro dell’uomo e del suo cibo.
L’inquinamento, la deforestazione, la desertificazione e i cambiamenti climatici sono minacce concrete per l’alimentazione dell’umanità, nel futuro. Il modello di sviluppo globale ha reso lo sfruttamento intensivo delle risorse così rapido e illimitato che per reazione molti equilibri ecologici sono saltati. L’agricoltura intensiva è responsabile di una fetta ragguardevole delle emissioni mondiali di CO2. La riduzione della fertilità dei terreni, l’avanzata dei deserti, la drastica riduzione delle popolazioni di pesci sia negli oceani che nei fiumi, il cambiamento climatico pongono l’umanità di fronte a dilemmi complicatissimi. Attualmente le zone verdi stanno sparendo con un ritmo di circa 13 milioni di ettari l’anno. In quarant’anni le specie marine si sono ridotte del 39%, quelle più commercializzate (come tonno e merluzzi) del 74%. Sempre più scienziati sono persuasi dei rischi derivanti dal caos climatico. Tutti questi problemi s’accatastano sul futuro dell’uomo e del suo cibo.
Le molte soluzioni prospettate a Expo Milano 2015
Ogni Paese è stato invitato a Expo Milano 2015 per dire la sua sul tema dell’accesso al cibo nel rispetto dell’ambiente e degli equilibri ecologici planetari, e ogni azienda ha esposto i propri prodotti e spiegato le proprie politiche industriali per garantire la sostenibilità della filiera. Serve innanzitutto un’agricoltura attenta e consapevole, che allo stesso tempo può svolgere un importante ruolo di tutela e valorizzazione dell’ambiente e del territorio e della sua vivibilità. L’agricoltura familiare, la difesa dei metodi tradizionali di produzione attraverso le imprese locali, la riconversione ecologica si sposano con l’innovazione, la ricerca di nuovi materiali, il riciclo anti-spreco, le app, le campagne di sensibilizzazione. Se, come i 7.000 convegni tenutisi sul Sito Espositivo hanno fatto intendere, la sostenibilità diviene un impulso al ritrovamento di soluzioni innovative per sviluppare l’agricoltura nelle zone aride o su pareti verticali, valorizzare le risorse, combattere sprechi e disuguaglianze, far rifiorire territori e comunità, essa diverrà un requisito indispensabile per sconfiggere la fame nel mondo e dare sollievo a un pianeta quasi esausto.
Ogni Paese è stato invitato a Expo Milano 2015 per dire la sua sul tema dell’accesso al cibo nel rispetto dell’ambiente e degli equilibri ecologici planetari, e ogni azienda ha esposto i propri prodotti e spiegato le proprie politiche industriali per garantire la sostenibilità della filiera. Serve innanzitutto un’agricoltura attenta e consapevole, che allo stesso tempo può svolgere un importante ruolo di tutela e valorizzazione dell’ambiente e del territorio e della sua vivibilità. L’agricoltura familiare, la difesa dei metodi tradizionali di produzione attraverso le imprese locali, la riconversione ecologica si sposano con l’innovazione, la ricerca di nuovi materiali, il riciclo anti-spreco, le app, le campagne di sensibilizzazione. Se, come i 7.000 convegni tenutisi sul Sito Espositivo hanno fatto intendere, la sostenibilità diviene un impulso al ritrovamento di soluzioni innovative per sviluppare l’agricoltura nelle zone aride o su pareti verticali, valorizzare le risorse, combattere sprechi e disuguaglianze, far rifiorire territori e comunità, essa diverrà un requisito indispensabile per sconfiggere la fame nel mondo e dare sollievo a un pianeta quasi esausto.
La sostenibilità nel Sito Espositivo
Un evento incentrato sul Tema del rispetto del Pianeta non poteva non incorporare questi principi tra le sue regole base. Molti i traguardi raggiunti, dal settore delle costruzioni alla certificazione di sostenibilità dell’evento fino alla straordinaria percentuale di raccolta differenziata sul Sito Espositivo.
Un evento incentrato sul Tema del rispetto del Pianeta non poteva non incorporare questi principi tra le sue regole base. Molti i traguardi raggiunti, dal settore delle costruzioni alla certificazione di sostenibilità dell’evento fino alla straordinaria percentuale di raccolta differenziata sul Sito Espositivo.