A causa dei cambiamenti climatici e dell’innalzamento delle temperature, oltre a diminuire per quantità i raccolti potrebbero subire modifiche del contenuto di nutrienti.
Povera CO2
I campi agricoli coltivati in presenza di un’alta concentrazione di CO2, la stessa che si prevede verrà raggiunta nel 2050, producono raccolti poveri di zinco e ferro, contribuendo in modo significativo ad aggravare il problema della malnutrizione nel mondo. Una minaccia anche per l’agricoltura in Europa, continente non immune dal problema della sicurezza alimentare. L’Europa è il più grande produttore mondiale di grano, il secondo cereale più coltivato al mondo dopo il riso, ma è un cereale che patisce particolarmente i colpi di calore.
La scoperta è stata fatta da un gruppo di ricercatori dell’università di Harvard guidati da Samuel Myers e pubblicata a maggio sulla rivista scientifica Nature con il titolo
Increasing CO2 threatens human nutrition. Lo studio svela così uno degli effetti peggiori e concreti del cambiamento climatico sulla salute umana.
Non si può vivere senza zinco e ferro
Oggi sono 63 milioni i decessi prematuri su due miliardi di persone che soffrono di malnutrizione nel mondo per la carenza di zinco e ferro nella loro dieta. Un’ulteriore riduzione di queste sostanze nutritive nelle colture, quindi, potrebbe aggravare il problema, specialmente se si considera che nel 2050 la popolazione mondiale aumenterà di due miliardi di persone dagli attuali sette miliardi.
Ricerche analoghe erano state portate avanti in precedenza all’interno di serre e luoghi artificiali ed erano state criticate perché considerate poco realistiche. Questi nuovi studi, invece, sono stati condotti in spazi aperti portando la concentrazione di gas serra (CO2) dei campi dalle attuali 400 parti per milione (ppm) a un livello compreso tra 546 e 586 ppm. I raccolti di grano, riso, mais e altri legumi e cereali hanno registrato tutti una riduzione di ferro e zinco compresa tra il 5,1 e il 9,3 per cento rispetto ai livelli registrati in condizioni normali.
Chi può fare qualcosa
Secondo Myers governi, organizzazioni e fondazioni devono unire le forze e le capacità per salvaguardare le specie di grano e riso in grado di adattarsi meglio a livelli alti di CO2. L’Agenzia americana per lo sviluppo internazionale (
Usaid) insieme alla fondazione Bill e Melinda Gates stanno portando già avanti programmi con questo scopo, anche se con qualche difficoltà. Come riuscire a mantenere alti sia il tasso di nutrienti presente negli alimenti che il rendimento agricolo.