Una concentrazione di ricchezze racchiuse nel piccolo territorio affacciato sul Corno d'Africa.
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Montagne e foreste, riso e ginseng. La Repubblica Democratica Popolare di Corea ha un territorio particolare, tra alti e bassi, che la divide in due. Da una parte boschi di conifere pressoché incontaminati, dall’altra campi agricoli dominati dal riso e dal ginseng corano e attività di riforestazione che aiutano la popolazione ad adattarsi alle sfide del clima.
È nata una app che crea una rete digitale per connettere gli assaggiatori professionali di olio extravergine d'oliva. Così si rende più trasparente e controllabile il sistema di certificazione della qualità dell'olio, ma si creerà anche una vetrina per dare visibilità ai piccoli produttori di qualità disseminati fra pianure e colline del Belpaese. Ce ne parla Pietro Barachini, assaggiatore professionista, che con questa app ha vinto un Oscar Green.
Pene più severe per chi sfrutta illegalmente lavoratori migranti e in particolare minori, rafforzamento dei controlli, indennizzo alle vittime e collaborazione con le associazioni del terzo settore. Questi i punti fondamentali del primo Piano Nazionale Anti Tratta del Governo Italiano, che mercoledì 23 settembre è stato presentato a Expo Milano 2015 nell’ambito del convegno: “La tratta degli esseri umani a scopo di sfruttamento lavorativo: analisi del fenomeno con riguardo all’impiego degli immigrati e dei minori nel settore agro-alimentare”, organizzato dall’Arma dei Carabinieri a Palazzo Italia.
Una terra in cui le diversità vengono accettate e integrate dalla tradizione locale con rispetto e solidarietà, la Malesia affianca alla ricchissima biodiversità vegetale e animale una delle più variegate culture del mondo. Il cibo è un culto e la cucina è espressione dell’attenzione e della ricerca di un progresso in campo alimentare che pone il Paese come uno dei più attenti alla questione della sostenibilità.
Buon compleanno al caffè buono anche per chi lo coltiva, che compie venti anni. I fieri contadini del Guatemala ringraziano chi ha creduto in loro. Stiamo parlando di un simbolo, cioè del primo prodotto del commercio equo arrivato sugli scaffali dei supermercati italiani nel 1995. Si chiamava “caffè della solidarietà”, ma ancora oggi è prodotto con i chicchi del Nicaragua.