Costolette di maiale affumicate con salsa barbecue, hamburger di Black Angus, hamburger vegetariano, insalata di astice del Maine, servita in un panino imburrato e scaldato alla piastra, guarnito con erba cipollina e limone. E, per chiudere in dolcezza, una fetta di cremosa cheesecake. Sono solo alcune delle specialità che si possono assaggiare ai Food Truck del Padiglione USA.
La gastronomia americana è l’unione di molte influenze e movimenti migratori che si sono alternati nei secoli. La base culinaria è britannica e olandese con influenze francesi, italiane, messicane, cinesi, tedesche e slave. La colazione è ricca con pane tostato, uova strapazzate, bacon, patate e succhi di frutta, il pranzo veloce, mentre per la sera si accendono le luci dei grandi ristoranti gourmet. Ma il cibo più trendy non si mangia con le gambe sotto il tavolo, ma agli angoli delle strade. I food truck non sono solo miniere di cibi golosi e interessanti, ma sono il simbolo di imprenditorialità, voglia di fare e creatività gastronomica. Dai piatti tradizionali a quelli più moderni, sono lo specchio di un caleidoscopio di sapori: tra le specialità più gettonate le costolette di maiale con l’immancabile salsa barbecue dal gusto affumicato, l’hamburger di manzo americano, il famoso Black Angus e il New England Lobster roll, insalata di astice del Maine, servita in un panino imburrato e scaldato alla piastra, guarnito con erba cipollina e limone. Ma non c’è solo la carne. Questi colorati furgoncini diventano sempre di più il punto di riferimento di chi sceglie una dieta vegetariana o vegana, con veggie burger e insalate fresche, da arricchire con frutta secca per un tocco croccante.
La cheesecake: morbida crema al formaggio su biscotti croccanti
La cheesecake è uno dei dolci più famosi della tradizione americana. Si tratta di una torta fresca e gustosa, a base di una morbida crema di formaggio fresco adagiata su una base di biscotti sbriciolati misti a burro. Le origini sembrano lontane nel tempo: già nell’Antica Grecia gli atleti, prima delle gare, mangiavano un dolce a base di formaggio di capra e miele per avere l’energia giusta per la competizione. La cheesecake diventa un dolce tipico americano nel 1872, quando un un lattaio americano di nome James L. Kraft, cercando di ricreare il formaggio francese Neufchatel, inventò per caso un formaggio fresco pastorizzato che diventò poi il fulcro della preparazione di questo tipo di torte. Quando si addenta una fetta di cheesecake si gode subito del gusto rotondo e avvolgente del latte, con una punta di acidità sul finale. Il fondo di biscotti resta leggermente umido per il contatto con la crema, fa da base, ma senza togliere “la scena” al formaggio, che resta il vero protagonista della preparazione. Nel tempo, la ricetta si è evoluta, nelle varianti cotta e cruda. Ci sono pasticcerie che separano i tuorli, montando gli albumi a neve prima di mixarli al formaggio: il risultato è una crema spumosa e leggerissima, che si scioglie in bocca come una nuvola. Tra le versioni più innovative, dedicata a chi segue uno stile di vita salutista, la cheesecake vegana, senza latticini nè altri ingredienti di origine animale.
La cheesecake è uno dei dolci più famosi della tradizione americana. Si tratta di una torta fresca e gustosa, a base di una morbida crema di formaggio fresco adagiata su una base di biscotti sbriciolati misti a burro. Le origini sembrano lontane nel tempo: già nell’Antica Grecia gli atleti, prima delle gare, mangiavano un dolce a base di formaggio di capra e miele per avere l’energia giusta per la competizione. La cheesecake diventa un dolce tipico americano nel 1872, quando un un lattaio americano di nome James L. Kraft, cercando di ricreare il formaggio francese Neufchatel, inventò per caso un formaggio fresco pastorizzato che diventò poi il fulcro della preparazione di questo tipo di torte. Quando si addenta una fetta di cheesecake si gode subito del gusto rotondo e avvolgente del latte, con una punta di acidità sul finale. Il fondo di biscotti resta leggermente umido per il contatto con la crema, fa da base, ma senza togliere “la scena” al formaggio, che resta il vero protagonista della preparazione. Nel tempo, la ricetta si è evoluta, nelle varianti cotta e cruda. Ci sono pasticcerie che separano i tuorli, montando gli albumi a neve prima di mixarli al formaggio: il risultato è una crema spumosa e leggerissima, che si scioglie in bocca come una nuvola. Tra le versioni più innovative, dedicata a chi segue uno stile di vita salutista, la cheesecake vegana, senza latticini nè altri ingredienti di origine animale.
Il 4 luglio: una giornata importante da festeggiare in famiglia
Il giorno dell’Indipendenza è una ricorrenza speciale negli Stati Uniti, anche in cucina. La festa nazionale è l’occasione per riunirsi e passare una giornata divertente in famiglia, organizzando un pic nic o un barbecue. La carne viene cotta lentamente alla brace e poi insaporita da una salsa che ne accentua il gusto affumicato. Spesso viene tagliata a fette e usata per farcire il pane, come avviene per il panino di “brisket”, ripieno di manzo affumicato. È usanza creare piatti che richiamino i colori della bandiera americana, e quindi la tavola si accende di torte, cupcake, macedonie, muffin e creme aromatizzate al mirtillo, alla fragola o ai ribes che riproducono il rosso e il blu.
Il giorno dell’Indipendenza è una ricorrenza speciale negli Stati Uniti, anche in cucina. La festa nazionale è l’occasione per riunirsi e passare una giornata divertente in famiglia, organizzando un pic nic o un barbecue. La carne viene cotta lentamente alla brace e poi insaporita da una salsa che ne accentua il gusto affumicato. Spesso viene tagliata a fette e usata per farcire il pane, come avviene per il panino di “brisket”, ripieno di manzo affumicato. È usanza creare piatti che richiamino i colori della bandiera americana, e quindi la tavola si accende di torte, cupcake, macedonie, muffin e creme aromatizzate al mirtillo, alla fragola o ai ribes che riproducono il rosso e il blu.