Fagottini ripieni di carne, verdure e formaggio: un cibo da strada economico e gustoso che unisce l’Argentina. Ogni regione ha la sua ricetta e a settembre a Tucumán si festeggia la Festa nazionale dell’empanada, dove si elegge la più buona del Paese. Si possono assaggiare a Expo Milano 2015 nel Padiglione dell’Argentina.
La cucina argentina si differenzia da quella del resto dell’America Latina per la forte influenza europea, prima di tutto spagnola, dovuta alla colonizzazione avvenuta fra il XVI e il XIX secolo. Si possono distinguere quattro grandi regioni gastronomiche principali, ciascuna con proprie tradizioni e piatti da provare: la regione centrale e pampeana, la regione del nordovest e del Cuyo, la regione del nordest e infine quella australe o patagonica.
Ci sono però cibi che uniscono tutto il Paese come l’Asado, cioè la tradizionale carne grigliata, il chimichurri, una salsa a base di peperoncino, aglio e prezzemolo tritati finemente, e il dulce de leche, un dessert che si prepara facendo unire a fuoco lento latte e zucchero.
Ci sono però cibi che uniscono tutto il Paese come l’Asado, cioè la tradizionale carne grigliata, il chimichurri, una salsa a base di peperoncino, aglio e prezzemolo tritati finemente, e il dulce de leche, un dessert che si prepara facendo unire a fuoco lento latte e zucchero.
Le empanadas: perché si chiamano così
Tra i piatti più famosi della cucina argentina ci sono le empanadas, fagottini ripieni di carne, verdure o formaggio. La tradizione vuole che venissero preparate dalle donne per festeggiare il ritorno degli uomini dalle pampas.
L’empanada è un impasto sottile ripieno con una preparazione, salata o dolce, che viene cotta al forno o fritta. Il nome proviene del castigliano “empanar” (impanare), cioè chiudere qualcosa in un impasto di pane, per poi farlo cuocere al forno. Il ripieno può essere il più diverso: carni bianche o rosse, pesce, verdure, formaggio, frutta o dolci. L’impasto viene fatto con farina di grano e solitamente viene aggiunto del grasso, che può essere burro, strutto o olio vegetale.
Tra i piatti più famosi della cucina argentina ci sono le empanadas, fagottini ripieni di carne, verdure o formaggio. La tradizione vuole che venissero preparate dalle donne per festeggiare il ritorno degli uomini dalle pampas.
L’empanada è un impasto sottile ripieno con una preparazione, salata o dolce, che viene cotta al forno o fritta. Il nome proviene del castigliano “empanar” (impanare), cioè chiudere qualcosa in un impasto di pane, per poi farlo cuocere al forno. Il ripieno può essere il più diverso: carni bianche o rosse, pesce, verdure, formaggio, frutta o dolci. L’impasto viene fatto con farina di grano e solitamente viene aggiunto del grasso, che può essere burro, strutto o olio vegetale.
Agrodolce con l’uvetta
Il ripieno varia molto secondo la provincia, ad esempio a Salta la carne viene tagliata col coltello invece di essere tritata. C'è poi chi aggiunge al ripieno le patate lesse, la besciamella o perfino l’uvetta per un gusto agrodolce. Immancabile il cipollotto che aggiunge profumo e sapore al ripieno. Per quanto riguarda le empanadas al formaggio, al centro si usa di più il “queso fresco”, cioè il formaggio fresco di mucca, mentre è più facile trovare quello di pecora al sud oppure quello di capra al nord-ovest.
Il ripieno varia molto secondo la provincia, ad esempio a Salta la carne viene tagliata col coltello invece di essere tritata. C'è poi chi aggiunge al ripieno le patate lesse, la besciamella o perfino l’uvetta per un gusto agrodolce. Immancabile il cipollotto che aggiunge profumo e sapore al ripieno. Per quanto riguarda le empanadas al formaggio, al centro si usa di più il “queso fresco”, cioè il formaggio fresco di mucca, mentre è più facile trovare quello di pecora al sud oppure quello di capra al nord-ovest.
Tre chiusure per tre gusti
Il modo di chiudere le empanadas viene chiamato “repulgue” e serve a riconoscere i diversi tipi di ripieno. Quelle di carne vengono chiuse a mezzaluna e poi il bordo viene attorcigliato su se stesso formando una specie di treccia. Quelle con base di formaggio vengono chiuse sempre a mezzaluna per poi andare ad unire le due punte, formando una sorte di cappelletto gigante. Quelle con gli spinaci, invece, si chiudono all’insù con una specie di “cresta”.
Il modo di chiudere le empanadas viene chiamato “repulgue” e serve a riconoscere i diversi tipi di ripieno. Quelle di carne vengono chiuse a mezzaluna e poi il bordo viene attorcigliato su se stesso formando una specie di treccia. Quelle con base di formaggio vengono chiuse sempre a mezzaluna per poi andare ad unire le due punte, formando una sorte di cappelletto gigante. Quelle con gli spinaci, invece, si chiudono all’insù con una specie di “cresta”.
La regione del Cuyo: le empanadas alla massima potenza
La regione del nordovest e del Cuyo è l’area con maggiori influenze indigene e questo si riflette nella produzione tradizionale di mais, patate, peperoni e peperoncini freschi.
Qui la preparazione delle empanadas arriva alla sua massima espressione e le diverse province si confrontano e sfidano su chi produca la migliore empanada del Paese. Qui si producono tra i migliori vini argentini, come il rosso Malbec e il bianco Torrontés.
La regione del nordovest e del Cuyo è l’area con maggiori influenze indigene e questo si riflette nella produzione tradizionale di mais, patate, peperoni e peperoncini freschi.
Qui la preparazione delle empanadas arriva alla sua massima espressione e le diverse province si confrontano e sfidano su chi produca la migliore empanada del Paese. Qui si producono tra i migliori vini argentini, come il rosso Malbec e il bianco Torrontés.
La festa delle empanadas
A settembre a Tucumán si festeggia la Festa nazionale dell’empanada e se ne possono assaggiare molti tipi, dalle tradizionali a quelle con i ripieni più particolari. In questa occasione una giuria sceglie la più buona del Paese.
A settembre a Tucumán si festeggia la Festa nazionale dell’empanada e se ne possono assaggiare molti tipi, dalle tradizionali a quelle con i ripieni più particolari. In questa occasione una giuria sceglie la più buona del Paese.