È la parola chiave di Expo Milano 2015. Il cibo del futuro dovrà essere sostenibile. E quindi richiedere meno acqua, meno energia, meno fertilizzanti, meno trasporti. Rientra in questo filone innovativo anche tutto il tema della filiera corta e delle piattaforme che ne rendono più semplice la commercializzazione.
E siccome a volte per innovare bisogna valorizzare il passato, tra le numerosissime startup passate da Expo Milano 2015, molte sono costituite da giovani che si stanno dedicando all’agricoltura riprendendo metodi di coltivazione biologica, biodinamica, permacoltura, agricoltura sinergica.
Senza dimenticare la sostenibilità sociale, ovvero l’inclusione di fasce deboli, svantaggiate, o l’imprenditoria femminile.