Il 23 ottobre è il National Day dell’Ungheria a Expo Milano 2015. Il Paese dell’Europa orientale ha scelto di basare la sua partecipazione su un elemento semplice, comune e fondamentale: l’acqua.
L’Ungheria è un Paese dell’Europa orientale tagliato in due dal fiume Danubio che, con i suoi oltre 2.800 chilometri di lunghezza, è il secondo più lungo del continente. Quello ungherese è un territorio pianeggiante che, oltre al Danubio, ospita al suo interno anche il fiume Tibisco, regolato da una serie di dighe che lo rendono navigabile e allo stesso tempo fonte di energia elettrica, e il famoso lago Balaton, molto importante sia dal punto di vista turistico che economico. In Ungheria si può godere di un clima continentale vista l’assenza di coste, ma le temperature sono miti grazie a correnti provenienti sia dall’Atlantico che dal Mar Mediterraneo. Un clima che garantisce una fitta vegetazione costituita da boschi di latifoglie e conifere. Nonostante questo, il freddo si fa sentire soprattutto a gennaio quando la temperatura media scende sotto lo zero.
Un vino la cui regione di origine è Patrimonio dell’Umanità
L’agricoltura è un settore in crescita in Ungheria, composto prevalentemente da piccole aziende. Il territorio destinato alle colture è superiore al 50 per cento, uno dei dati più alti in Europa, ed è sufficiente a soddisfare il fabbisogno agricolo interno con una parte di prodotto destinata alle esportazioni. Il mais, usato soprattutto come foraggio, il frumento, ma anche l’orzo e la segale sono tutte coltivazioni particolarmente sviluppate nel Paese. Così come sono degni di nota i campi destinati alla produzione di frutta, come mele, prugne e albicocche. Va assolutamente citata anche la regione vinicola del Tokaj-Hegyalja dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO che dà vita al vino noto in tutto il mondo: il Tokaj.
L’agricoltura è un settore in crescita in Ungheria, composto prevalentemente da piccole aziende. Il territorio destinato alle colture è superiore al 50 per cento, uno dei dati più alti in Europa, ed è sufficiente a soddisfare il fabbisogno agricolo interno con una parte di prodotto destinata alle esportazioni. Il mais, usato soprattutto come foraggio, il frumento, ma anche l’orzo e la segale sono tutte coltivazioni particolarmente sviluppate nel Paese. Così come sono degni di nota i campi destinati alla produzione di frutta, come mele, prugne e albicocche. Va assolutamente citata anche la regione vinicola del Tokaj-Hegyalja dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO che dà vita al vino noto in tutto il mondo: il Tokaj.
Un Paese che ha a cuore la custodia dell’acqua e la difesa di prodotti naturali
La partecipazione dell’Ungheria a Expo Milano 2015 è comunque basata sull’importanza del bene primario per antonomasia, largamente diffuso nel Paese: l’acqua. Il tema della sua partecipazione è “Dalla fonte più pura” e l’obiettivo è presentare le virtù delle acque minerali, naturali e termali. L’Ungheria enfatizza anche la sua scelta chiara e decisa in favore dell’agricoltura biologica e contro gli OGM, presentando un sistema particolarmente preciso per la tracciabilità dei prodotti alimentari. Il Padiglione si sviluppa su un’area di 1.910 metri quadrati. Al suo interno la possibilità di apprezzare l’attenzione verso la sostenibilità, la qualità del cibo e la ricerca per la razionalizzazione dell’acqua.
La partecipazione dell’Ungheria a Expo Milano 2015 è comunque basata sull’importanza del bene primario per antonomasia, largamente diffuso nel Paese: l’acqua. Il tema della sua partecipazione è “Dalla fonte più pura” e l’obiettivo è presentare le virtù delle acque minerali, naturali e termali. L’Ungheria enfatizza anche la sua scelta chiara e decisa in favore dell’agricoltura biologica e contro gli OGM, presentando un sistema particolarmente preciso per la tracciabilità dei prodotti alimentari. Il Padiglione si sviluppa su un’area di 1.910 metri quadrati. Al suo interno la possibilità di apprezzare l’attenzione verso la sostenibilità, la qualità del cibo e la ricerca per la razionalizzazione dell’acqua.