“Canto nel mio canto tutti i lavoratori neri, tutti i contadini pescatori pastori che si disincantano al canto della mietitura”.
Nei versi scelti per il Padiglione Zero Léopold Sédar Sénghor cita tutte le arti con le quali l’uomo si è procurato il cibo: la caccia, la pesca, l’agricoltura e l’allevamento. In un solo verso vengono citati per elencazione “contadini pescatori pastori”, mentre l’agricoltura viene richiamata attraverso la metonimia della pratica della “mietitura”. È un canto per tutti i lavoratori, è un canto per la terra e per la cultura del nutrimento. L’Elegia degli Alisei dalla quale sono tratti i versi è stata pubblicata nel 1969 con una litografia di Marc Chagall, e non era mai stata tradotta prima d’ora in italiano: si tratta di uno degli inediti contenuti nel volume “Le opere dell’uomo – I frutti della Terra” curato dall’editore Nicola Crocetti per Expo Milano 2015.
Il cibo diventa arte: un canto per i lavoratori
Léopold Sédar Sénghor è il maggiore poeta africano del Novecento: scrittore, filosofo, poeta di lingua francese e intellettuale, è stato anche un illustre politico ed è stato il primo Presidente del Senegal, dal 1960 al 1980. Il fondamento della politica di Senghor era la cultura e per lui lo sviluppo dell’Africa era impensabile senza la valorizzazione delle arti: la cultura della terra era compresa in queste conoscenze. Il canto in oggetto nei versi scelti per il Padiglione Zero fa infatti riferimento alle conoscenze pratiche e alle arti legate al nutrimento. È un canto dedicato alla capacità dei “lavoratori”: il triviale si fa sublime, i modi di procurarsi il cibo diventano arte e versi. Oltre ad essere l’autore dell’inno nazionale senegalese, Sénghor è uno dei massimi intellettuali nati nel continente africano e l’ideatore del movimento culturale, politico e letterario che prende il nome di “negritudine”.
Il Padiglione Zero, curato da Davide Rampello e progettato da Michele De Lucchi, introduce la visita del Sito Espositivo di Expo Milano 2015. Racconta il percorso di ciò che l’uomo ha prodotto dalla sua comparsa sulla Terra fino a oggi, le trasformazioni del paesaggio naturale, la cultura e i rituali del consumo.